42 enne pugliese, che spiega il segreto della ripartenza. “Abbiamo cercato di fare un lavoro diverso, specializzandoci sul lato competitivo, ma senza escludere i camminatori. Si è creata così una squadra molto veloce” e tutto è ripartito. “Oggi, su 90 corridori, 67 sono competitivi, l’età media si è abbassata e ci divertiamo”. Oltre a pensare a tante iniziative di inclusione sociale. Per esempio il coinvolgimento dei rifugiati, attraverso il collegamento con associazioni come Piazza Grande e A

u un “percorso fuori dalla città, per dare sicurezza, velocità, essendo praticamente tutto pianeggiante, e torna dopo aver saltato la scorsa edizione per colpa di un ordigno bellico che andava fatto brillare, richiedendo l’evacuazione del quartiere pe runa domenica. Nel 2016 invece furono 1.300 i partecipanti. La camminata vale anche come 18° Trofeo Fidas Avds, l’associazione dei donatori di sangue

 

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